Pubblicare contenuti delicati? Con Snapchat si può, tanto si autodistruggono…
Ecco l'app che ha stregato teen e non solo
“Attenzione, questo messaggio si autodistruggerà”. Ricordate i telegrammi dell’ispettore Gadget? Ecco, ora fate un balzo in avanti di trent’anni e prendete in mano uno smartphone: avete Snapchat. Sicuramente avrete già sentito parlare di questa app, ma per pigrizia o perché “Ho già Facebook, Twitter e Whatsapp, non ne voglio un’altra!” non l’avete mai scaricata e non sapete come funziona. Niente paura, ci pensiamo noi.
Prima di dirvi a cosa serve, vi sveliamo i numeri di Snapchat: Nel 2015 ha superato per utilizzo Facebook nella fascia d’età 13-17 anni e in Italia ogni giorno è utilizzata dal 28% degli adolescenti. A dire il vero Mark Zuckerberg ha provato ad acquistarla per oltre 3 miliardi di dollari già nel 2013, quando in tutto il mondo l’app faceva registrare circa 50 milioni di messaggi inviati al giorno. Oggi questi numeri sono esplosi, gli utenti ci passano dai 25 ai 30 minuti al giorno (una media alta rispetto ad altre app), il 60% di chi la utilizza crea contenuti e anche adulti e brand hanno cominciato ad utilizzarla.
Ma cos’è? È un’app di messaggistica per iOS e Android con una particolarità interessante: i messaggi si autodistruggono dopo un certo lasso di tempo che può variare da un secondo fino a 24 ore. Proprio questa funzione la rende diversa dai vari Whatsapp, Telegram e Messenger, perché permette di condividere momenti, anche intimi, con chi vogliamo e senza la paura che il nostro contenuto possa finire in mani sbagliate. La forza di Snapchat consiste in questo, non bisogna sforzarsi di apparire sempre belli e patinati, si può anche essere struccati, ubriachi, provocanti. In una parola: normali. Tanto quel breve video o quella foto sarà presto solo un ricordo. Con Snapchat la comunicazione è più superficiale e senza filtri, per questo l’app spopola tra i giovanissimi che hanno voglia di esprimersi senza sforzarsi di mostrarsi costantemente diversi da quel che sono realmente.
Ma andiamo nel concreto. Come abbiamo detto, ogni video o foto postata nella propria storia quotidiana ha un tempo predeterminato, 24 ore o meno, dopodiché quel contenuto verrà rimosso senza lasciare traccia. Un bel vantaggio, anche perché tutti noi abbiamo provato imbarazzo almeno una volta andando a ritroso negli anni nella nostra timeline di Facebook.
Ma sappiamo cosa state pensando: “Basta fare uno screenshot quando un amico mi invia una foto scandalosa e il gioco è fatto”. Non proprio, perché Snapchat invierà subito una notifica al mittente.
Negli ultimi giorni sono arrivate anche delle novità. Il team di Snapchat ha infatti annunciato un grande aggiornamento, tanto che nel comunicato ufficiale si parla di Chat 2.0. Sono infatti unificati tutti i mezzi di comunicazione e si passa da messaggi di testo alle videochiamate, dalle chiamate vocali alle note audio e video in un batter d’occhio. Il tutto condito con un’infinità di sticker ed emoji. Ad esempio: non riceviamo risposta a una chiamata? Possiamo subito inviare un video sotto forma di GIF, senza passare da un’app all’altra.
Non è un caso, dunque, che gli investitori dietro l’app del fantasmino siano colossi del calibro di Yahoo! e Alibaba. Ah, sapete quanti anni hanno gli ideatori di Snapchat Evan Spiegel e Bobby Murphy? Appena 25 e 27 anni. Della serie: non è mai troppo presto per arrivare sul tetto del mondo con un’idea geniale.