07/01/2024

Quando l'Intelligenza Artificiale diventa Arte senza sostituire gli Artisti

Festival e concorsi sperimentali che promuovono la collaborazione Human-AI… e aprono nuove frontiere

Nell'anno appena concluso ci siamo abituati a leggere quasi ogni giorno notizie che parlano dei rischi dell'evoluzione delle tecnologie Gen-AI, anche in relazione all'uso indiscriminato che gli AI-software fanno delle opere d'arte e letterarie presenti in rete. Le opere d'arte sono state e continuano ad essere utilizzate in modo non controllato come materia di studio e archivio cui attingere con criteri non ancora regolamentati, né in fase di input (addestramento, apprendimento del software) né in fase di output, cosa che ha portato molti artisti, intellettuali, editori e produttori a denunciare quella che è stata definita da più parti un'operazione a rischio di plagio su scala globale.
 

Oltre alle complesse e affatto sottovalutabili questioni del copyright che si intersecano con i temi dell'apprendimento, degli aspetti cognitivi, delle tecniche di DeepFake e della tutela dell'utente, emerge in questi scenari anche la costante minaccia, percepita o creata ad hoc a seconda dei casi, della sostituzione dell'umano, anzi dell'artista.
 

Parallelamente, ad ogni latitudine e anche nel nostro paese, si stanno consolidando realtà sperimentali e community di creativi e specialisti del settore che promuovono e scommettono sul futuro dell'Arte partendo proprio dalla collaborazione Artista-IA, valorizzandone le infinite potenzialità, il gioco creativo, l'alta qualità tecnica e la spinta avanguardista in grado di dare voce ed espressione alle istanze più profonde del pensiero e del sentire contemporaneo.
 

Alcuni pionieri: tutti possono concorrere, umani e non.

Se a tutt'oggi molti concorsi letterari o artistici presentano tra le loro clausole diciture come “L'opera non deve essere stata creata con l'uso di Intelligenza Artificiale pena l'esclusione” e simili vincoli, giustificati in base al singolo contesto ovviamente, esistono agoni letterari e artistici che da alcuni anni aprono a opere prodotte in collaborazione con gli AI software.
 

Nel distretto di Minato-ku di Tokyo si tiene da 11 anni il Nikkei “Shinichi Hoshi Award”, che fin dagli esordi ha aperto in via sperimentale la candidatura ad autori non umani: il premio ha raggiunto una certa notorietà quando nel 2016 un libro scritto da un team di autori in collaborazione con un programma di intelligenza artificiale, ha superato la prima fase del concorso.

Una delle cose più interessanti del Premio letterario Shinichi Hoshi, centrato sul genere science fiction, è che il Regolamento contiene dettagliate indicazioni ed altri riferimenti normativi desunti direttamente dalle "Linee guida per l'uso dell'intelligenza artificiale generativa" della Japan Deep Learning Association. Molti di questi punti suggeriscono in modo chiaro ed efficace come utilizzare consapevolmente, legalmente e creativamente le risorse Gen-AI in ambito creativo e possono costituire una buona base di partenza per addetti ai lavori e neofiti.
 

Nel 2018 nasce a Roma il Re:Humanism Art Prize, visionario progetto di respiro europeo che mira a nutrire il dibattito intorno all'Intelligenza Artificiale e allo sviluppo tecnologico con un pensiero critico, artistico e filosofico “attraverso un dialogo stimolante tra discipline umanistiche e scientifiche” (dal sito ufficiale dell'evento).
 

Tra i principali eventi nel panorama italiano spicca sicuramente lo storico Share Festival di Torino che per l'edizione appena conclusa ha realizzato l'affascinante programma “Elaborator: The Heart of the Artificial Intelligence” ospitando una sperimentale opera, Il Versificatore, ispirata ad uno dei racconti di Primo Levi del 1966 e nata dalla collaborazione tra il Centro Internazionale Studi Primo Levi e la RAI, ma anche il Politecnico di Torino e aziende tech locali. Parte dell'evento è lo Share Prize, mostra d'eccellenza in cui confluiscono opere che riflettono sull’uso dell’intelligenza artificiale come principale strumento di ricerca ed espressione del presente.
 

Nuove frontiere: la Promptography e un nuovo Surrealismo

Il Ballarat International Foto Biennale (Australia) giunto alla IXX edizione nel 2023o ha premiato un'opera generata dall'artista svedese Annika Nordenskiold in collaborazione con software IA: si tratta di una suggestiva fotografia destinata a restare nella storia per più di una ragione. La categoria “AI Art Award” è stata inserita nel concorso di Ballarat grazie al contributo del fotografo tedesco Boris Eldagsen che sta contribuendo alla definizione e legittimazione della Promptography: “prompt”, “suggerimento” + “photography”. Altri contest a carattere internazionale nei quali si è dato ampio spazio a questa nuova forma d'arte sono state le edizioni 2023 del Paris Photo e del PhotoVogue Festival. Quest'ultimo, il cui titolo emblematico era “What Makes Us Human? Image in the Age of AI”, si è da poco concluso, a Milano. Il programma ha ospitato dibattiti e masterclass su aspetti etici ed estetici che pongono basi importanti per gli sviluppi futuri del settore.
 

Concludiamo con una realtà che si pone come mission quella di aprire nuove frontiere nel campo della produzione Artistica, dell'immaginario collettivo e del mercato dell'Arte. Stiamo parlando di AI Surrealism l'ambizioso progetto che si propone di dare visibilità ad un vero e proprio movimento artistico e che a giugno ha aperto le porte al pubblico con una mostra, ospitata nel cuore di New York, all'interno del Westfield World Trade Center. Il progetto è inoltre ospitato online su Foundation, un mercato costruito sulla blockchain di Ethereum ed è frutto della collaborazione tra Superchief Gallery NFT e Exquisite Workers. Exquisite Workers è un collettivo di artisti d'avanguardia che si ispira al celebre movimento surrealista Exquisite Corpse (Parigi, 1925) di cui erano parte i ben noti Y. Tanguy, J. Prévert, A. Breton e M. Duchamp. Il Surrealismo, il movimento più eversivo in termini di regole artistiche e paradigmi formali sembra porsi come dimensione perfetta per esplorare le potenzialità dell' IA in relazione alla mente umana in particolare quando si parla di immaginazione onirica, subconscio, superamento dei confini dell'Arte, nuove dimensioni narrative del presente e, soprattutto, del futuro.

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di Elisa

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