18/02/2021

Apple sfida Facebook (e non solo). Ecco come iOS 14 può impedire il tracciamento degli utenti

Un impatto enorme per chi fa Facebook ADS, specialmente per le inserzioni di retargeting

Da qualche tempo Facebook e Apple stanno combattendo e neanche troppo velatamente sullo spinoso argomento privacy. In realtà sotto c’è molto di più e come sempre si parla di introiti pubblicitari, ma non è di questo che vogliamo parlare oggi.

La novità

La novità più grande, di cui al momento si sono accorti solo coloro che operano nel campo delle Facebook ADS, riguarda l’impatto delle modifiche che iOS 14 avrà sul mondo Facebook.


«La nostra capacità di mostrare inserzioni personalizzate su iOS 14 sarà limitata. Nonostante la nostra intenzione di continuare a usare IDFA, in un prossimo futuro gli editori dovranno aspettarsi un calo dei ricavi pubblicitari a seguito dell'implementazione dell'aggiornamento di Apple».

Il social network di Mark Zuckerberg sta inviando gli utenti moltissimi avvisi sui grandi cambiamenti dovuti all’introduzione di iOS 14 che in particolare si ripercuotono sulle campagne di retargeting. Le campagne di retargeting sono fondamentali perché consentono di intercettare il pubblico che compie determinate azioni su un sito web, che sia la semplice visita, l’aggiunta al carrello, l’acquisto o altro. Poter raggiungere con delle sponsorizzazioni questo pubblico personalizzato è fondamentale per ogni azienda, anche perché i risultati sono molto spesso tangibili in termini di ritorno pubblicitario.

Ora però Apple richiederà che tutte le applicazioni dell'App Store mostrino agli utenti dei dispositivi iOS 14 un prompt dissuasivo, in conformità al loro framework AppTrackingTransparency. L’utente dovrà quindi decidere se consentire all’app il tracciamento a fini pubblicitari, oppure negare il consenso. Che succede se l’utente disattiva questa impostazione? La personalizzazione delle inserzioni sarà ovviamente limitata e Facebook ha stimato un calo fino al 50% dei ricavi per ogni dollaro speso in inserzioni.
 

Conseguenze

Questa novità vede delle conseguenze sulle reportistiche, poiché si verificheranno ritardi fino a 3 giorni nell’aggiornamento dei dati rilasciati da Facebook. Inoltre, alcuni dettagli di conversione non saranno più supportati come età, posizionamento, regione e genere. E le inserzioni dinamiche? Come abbiamo detto, le inserzioni di retargeting saranno le più colpite, in quanto i pubblici potrebbero diminuire in modo molto considerevole.

Cosa fare?

Chiunque fa pubblicità su Facebook dovrà obbligatoriamente correre ai ripari, perché la fetta di pubblico che si rischia di perdere è grandissima. In sostanza i dati forniti dal Pixel di Facebook saranno limitati non appena il tutto andrà a regime, ma ecco come correre ai ripari:

  • Verificare i domini

  • Configurare gli eventi del Pixel (fino ad un massimo di 8 eventi)

  • Aggiornare l’SDK se le inserzioni sono rivolte all’utilizzo di una App

Ogni azienda dovrà fare i conti con questa enorme novità che non riguarderà solo Facebook, ma anche Google, Amazon e ogni altra app. Per questo è quanto mai fondamentale oggi affidarsi ad agenzie esperte che sappiano come limitare i danni e soprattutto correre ai ripari, per non perdere fette di mercato e competitività.

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di Alessio

COPY, SEO SPECIALIST, ADS

18/02/2021
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