25/10/2024

Accessibilità digitale: il tuo sito web è a norma?

Entro il 2025, l'accessibilità digitale sarà obbligatoria per moltissime aziende: scopri come adeguarti ed evitare sanzioni

Negli ultimi anni, l'accessibilità digitale è diventata un tema centrale per i governi di tutto il mondo e di conseguenza per le aziende. Non si tratta solo di una questione etica o legale, ma di un'opportunità per migliorare l'esperienza utente e aprire le porte a un pubblico più ampio, inclusivo e diversificato.

Cos’è l’accessibilità digitale?

L'accessibilità digitale si riferisce alla capacità dei sistemi informatici di fornire servizi e informazioni senza discriminazioni, anche per coloro che, a causa di disabilità, necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari. Questo principio, sancito in Italia dalla legge 4/2004 (anche detta Legge Stanca), punta a garantire che tutti, indipendentemente dalle proprie capacità, possano accedere ai contenuti digitali.

Perché è importante?

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo ci sono circa 1,3 miliardi di persone con disabilità, circa il 16% della popolazione globale. Solo in Italia, sono quasi 13 milioni le persone che convivono con una o più disabilità, inclusi ciechi, sordi, ipovedenti, e persone con dislessia o altre difficoltà cognitive.

L'accessibilità digitale non è solo una questione di conformità legale, ma è cruciale per migliorare l'esperienza degli utenti, permettendo loro di navigare sui siti web e accedere ai contenuti senza ostacoli. In particolare, gli e-commerce traggono un grande beneficio dall'essere accessibili: colossi come Target e Best Buy hanno già investito per garantire l'inclusione dei loro clienti con disabilità, generando un impatto positivo sulle vendite.

La normativa sull’accessibilità

La normativa europea e internazionale ha definito criteri di accessibilità chiari per le aziende. La Direttiva Europea 2019/882, nota come European Accessibility Act (EAA), impone alle imprese che offrono prodotti e servizi al consumatore finale di conformarsi a specifici requisiti di accessibilità entro il 2025. Negli Stati Uniti, le aziende devono adeguarsi all'Americans with Disabilities Act (ADA), che prevede severe linee guida per garantire l'accesso alle persone con disabilità.

Quali aziende sono obbligate all'accessibilità digitale?

La normativa sull'accessibilità digitale non riguarda solo le Pubbliche Amministrazioni, ma si estende a una vasta gamma di soggetti, definiti "soggetti erogatori". Questi includono le imprese private con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro, le aziende che offrono servizi al pubblico tramite siti web o app mobili, le aziende concessionarie di servizi pubblici, e coloro che ricevono contributi pubblici per erogare i propri servizi attraverso piattaforme digitali. Con l'introduzione della Direttiva Europea 2019/882, anche le piccole e medie imprese che offrono prodotti e servizi al consumatore finale, con più di 10 dipendenti o un fatturato superiore ai 2 milioni di euro, dovranno garantire l'accessibilità dei loro prodotti e servizi digitali. Le sanzioni per la mancata conformità possono variare da multe pecuniarie fino al 5% del fatturato annuo.

Un esempio concreto: il primo contenzioso per inaccessibilità digitale in Italia

Un caso significativo è quello che ha visto protagonista la nota company di trasporto ferroviario Italo, che è stata la prima in Italia a ricevere un contenzioso per inaccessibilità digitale. L'Associazione Luca Coscioni ha depositato una causa contro l'azienda, citando la Legge 67/2006 per discriminazione verso persone con disabilità. La causa, legata alla mancata fruibilità del sito web e dell'applicazione mobile da parte di utenti con disabilità visive e motorie, ha evidenziato come anche le grandi imprese debbano prestare massima attenzione alla conformità del proprio sito alle normative sull'accessibilità. Questa sentenza rappresenta un precedente importante per tutte le aziende che non si sono ancora adeguate alle normative vigenti, con sanzioni che possono arrivare fino al 5% del fatturato.

Cosa fare, quindi?

Per aiutare le aziende a conformarsi a queste normative, esistono tecnologie come il widget di accessibilità che - negli ultimi mesi - si stanno diffondendo sempre più. Basati sull'intelligenza artificiale, i widget possono aiutare a correggere automaticamente la maggior parte degli errori di accessibilità presenti sui siti web, migliorando la conformità delle pagine web alle linee guida internazionali.

Oltre a essere installabili su qualsiasi piattaforma CMS, questi widget offrono numerose funzionalità, tra cui vari profili di accessibilità personalizzabili per diverse esigenze, e strumenti per la correzione in tempo reale dei contenuti pubblicati.

Come le pagine web vengono visualizzate dalle persone con disabilità

  1. Ipovedenti: le persone con ipovisione, che hanno una visione significativamente ridotta, spesso devono ingrandire il testo per leggere i contenuti. Tuttavia, senza un design responsive adeguato, il testo può sovrapporsi, risultare illeggibile o le immagini non adattarsi correttamente. Un sito accessibile deve supportare gli strumenti di zoom e ingrandimento del testo, mantenendo un layout pulito e chiaro a prescindere dal livello di ingrandimento.

  2. Persone con daltonismo: gli utenti daltonici possono avere difficoltà a distinguere determinati colori, soprattutto quando questi vengono utilizzati per trasmettere informazioni importanti (ad esempio, pulsanti di azione rosso/verde per errori o conferme). Un sito accessibile dovrebbe utilizzare contrasti cromatici forti e non fare affidamento esclusivamente sul colore per indicare uno stato o un'azione, integrando magari icone o testi esplicativi.

  3. Non vedenti: gli utenti non vedenti si affidano a screen reader, software che convertono il contenuto del sito in audio o Braille. Un sito non accessibile, con immagini senza testo alternativo (alt text), layout complessi o codice mal strutturato, rende impossibile l'interpretazione corretta da parte degli screen reader. L'accessibilità web richiede descrizioni testuali per immagini, una corretta sequenza di lettura e pulsanti navigabili tramite tastiera.

  4. Persone con disabilità motorie: chi ha difficoltà motorie, come chi soffre di paralisi o altre condizioni che limitano l'uso delle mani, può fare affidamento su tecnologie assistive come tastiere alternative o comandi vocali per navigare sul web. Un sito che non permette la navigazione tramite tastiera, o che richiede movimenti di precisione per interagire con i contenuti (come piccoli pulsanti o menu difficili da cliccare), crea barriere per queste persone.

  5. Persone con disabilità cognitive: gli utenti con disabilità cognitive, come la dislessia o il disturbo da deficit di attenzione (ADHD), possono avere difficoltà a comprendere o a concentrarsi su pagine web con testi lunghi, complessi o contenuti in movimento. Le pagine accessibili offrono testi chiari e semplici, una struttura ben definita con intestazioni, e la possibilità di disattivare animazioni che possono distrarre o confondere.

Cosa possiamo fare per te

L'accessibilità digitale non è più un'opzione, ma una necessità. Garantire che il proprio sito web sia accessibile a tutti non solo aiuta a evitare sanzioni legali, ma permette di offrire una migliore esperienza utente, incrementando il potenziale di crescita del business. Noi abbiamo gli strumenti per rendere l'accessibilità un obiettivo facilmente raggiungibile per le imprese di ogni dimensione; per questo siamo diventati partner ufficiali di UserWay, tra i maggiori player nello sviluppo di widget per l'accessibilità digitale.

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di Alessio

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25/10/2024
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